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Ciclone ad Olbia e in sardegna 2013

È l’uomo il primo colpevole. Ecco perché. Gli ultimi anni, sempre più spesso, l’Italia è protagonista di catastrofi direttamente collegate al cambiamento climatico globale. Non è però il clima (diciamolo) il primo colpevole dei disastri e delle perdite di vite umane che subiamo in queste occasioni. Il ciclone Cleopatra, che ha interessato parte della Sardegna, ha provocato danni milionari, distruzione e morti. Per l’esattezza 17 morti. La natura si è scatenata, causando danni lì dove poteva. Era forse l’uomo che non avrebbe dovuto e potuto essere in quegli stessi territori, perché le norme edilizie esistono e sono fatte per essere rispettate. Abitazioni sotto il livello di sicurezza di fiumi e mari, palazzi costruiti direttamente sulle coste, ponti nuovissimi che crollano perché costruiti utilizzando materiali scadenti e di terza mano. Dove è la colpa della natura, in tutto questo? I dati ci dicono che a Olbia, tra il 1997 e il 2007, sono spuntati dal nulla 23 quartieri e 17 piani di risanamento (Fonte: Lettera43.it). La cementificazione selvaggia ha fatto sparire porzioni di terreni e coste utili, che avrebbero sicuramente evitato stragi simili. Varianti e modifiche sono state fatte in tutta fretta per coprire quello che oggi chiameremmo abusivismo edilizio o speculazione. Di nuovo: dove è la colpa della natura, in tutto questo? L’edilizia deve essere fatta con criterio. È inaccettabile! La perdita di vite umane […] devono ricordarci sempre che non è l’uomo a comandare sulla natura, ma il contrario.

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