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Autore: admin

Il decreto Salva Casa come funziona in Sardegna

Sulla applicabilità e le interpretazioni in riferimento al rapporto con le normative regionali e locali vigenti , la Giunta Regionale interviene con la Delibera del 18 febbraio 2025, n. 10/27 Disegno di legge concernente “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105

Questo il testo del ddl: https://delibere.regione.sardegna.it/protected/75267/0/def/ref/DBR75229/

In sintesi questo significa che per misure minime per ottenere l’agibilità continueranno ad essere:

28 metri quadrati – invece dei 20 metri quadrati – per gli alloggi costituiti da un’unica stanza per una sola persona e

38 metri quadrati – invece di 28 metri quadrati – quelli destinati a due persone.

per le altezze:

minima pari a 2,40 metri – invece dei 2,70 metri previsti – ma solo per quegli edifici che hanno delle caratteristiche architettoniche tradizionali che devono essere tutelate.

Il Decreto cd. Salva Casa (decreto-legge n. 69 del 29 maggio 2024, convertito in Legge n. 105 del 24 luglio 2024), entrato in vigore il 28 luglio 2024

Il decreto-legge 69/2024 semplifica le procedure per le lievi difformità.

Il Salva Casa consente anche dei “condoni” per lievi difformità. Ecco in breve i tre tipi di difformità che potranno essere sanate:

Tolleranze esecutive: cioè irregolarità geometriche, modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, diversa collocazione di impianti e opere interne. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 sono incluse, ad esempio: il minor dimensionamento dell’edificio, le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni, la difforme ubicazione delle aperture interne, ecc.

Difformità edilizie interne (tolleranze costruttive): sono considerati gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Restano del 2% per una superficie superiore a 500 metri quadri, passano al 3% per una superficie tra i 300 e 500 metri quadri, al 4% per una superficie tra i 100 e 300 metri quadri e al 5% sotto i 100 metri quadri.

Difformità non più sanabili per la “doppia conformità”: sono interventi che potevano essere sanati al momento della loro costruzioni ma non lo sono più a causa del principio della “doppia conformità”. Questa norma richiede che l’intervento sia conforme sia alla disciplina che era in vigore al momento della realizzazione dell’opera edile, sia a quella in vigore al momento della richiesta del titolo edilizio. La doppia conformità impediva finora la sanatoria di molti interventi classificati come parziali difformità.

Anche per queste novità, particolarmente delicate, è d’obbligo richiedere la consulenza di un professionista esperto per realizzare al meglio la tua nuova mansarda.

Fonte: https://www.mansarda.it/leggi-e-regolamenti/salva-casa-quali-sono-le-nuove-regole-per-recuperare-un-sottotetto/

Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti : introduce il regime di silenzio-assenso, se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata.

Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici in regime di edilizia libera.

Ma come funziona il Sardegna?

Pubblicato sul BURAS il 22.08.2024 Adozione del Piano Urbanistico Comunale di Arzachena in adeguamento al PPR e al PAI, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 45/89.


Stralcio documenti possono essere scaricati quì sotto,
Tutti i documenti del Piano sono scaricabili a questo link: 
Pianificazione e governo del territorio
Quì tutte le sessioni del Consiglio Comunale sul Piano Urbanistico Comunale 
Dirette Video
Possono essere inviate delle osservazioni e delle proposte da parte dei cittadini , quì sotto i moduli da compilare
Moduli da scaricare per le osservazioni sul PUC

PIANO URBANISTICO COMUNALE (PUC)

Pubblicato sul BURAS il 22.08.2024 Adozione del Piano Urbanistico Comunale di Arzachena in adeguamento al PPR e al PAI, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 45/89.
Stralcio documenti possono essere scaricati quì sotto,
Tutti i documenti del Piano sono scaricabili a questo link:
Pianificazione e governo del territorio
Quì tutte le sessioni del Consiglio Comunale sul Piano Urbanistico Comunale
Dirette Video
Possono essere inviate delle osservazioni e delle proposte da parte dei cittadini , quì sotto i moduli da compilare
Moduli da scaricare per le osservazioni sul PUC

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LA LEGGE DELLA REGIONE SARDEGNA N. 9 DEL 23/10/2023 RECANTE “DISPOSIZIONI DI CARATTERE ISTITUZIONALE, ORDINAMENTALE E FINANZIARIO SU VARIE MATERIE”, PRESENTA I SEGUENTI PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE.


La legge regionale , che reca “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985 e n. 16 del 2017” è censurabile, relativamente alle disposizioni sotto riportate , in quanto eccede dalle competenze riconosciute alla regione Sardegna dallo Statuto speciale, di autonomia l. Costituzionale n. 3 del 1948, per le motivazioni che di seguito si illustrano . leggi qui di seguito: Dettaglio Legge Regionale

Ciclone ad Olbia e in sardegna 2013

È l’uomo il primo colpevole. Ecco perché. Gli ultimi anni, sempre più spesso, l’Italia è protagonista di catastrofi direttamente collegate al cambiamento climatico globale. Non è però il clima (diciamolo) il primo colpevole dei disastri e delle perdite di vite umane che subiamo in queste occasioni. Il ciclone Cleopatra, che ha interessato parte della Sardegna, ha provocato danni milionari, distruzione e morti. Per l’esattezza 17 morti. La natura si è scatenata, causando danni lì dove poteva. Era forse l’uomo che non avrebbe dovuto e potuto essere in quegli stessi territori, perché le norme edilizie esistono e sono fatte per essere rispettate. Abitazioni sotto il livello di sicurezza di fiumi e mari, palazzi costruiti direttamente sulle coste, ponti nuovissimi che crollano perché costruiti utilizzando materiali scadenti e di terza mano. Dove è la colpa della natura, in tutto questo? I dati ci dicono che a Olbia, tra il 1997 e il 2007, sono spuntati dal nulla 23 quartieri e 17 piani di risanamento (Fonte: Lettera43.it). La cementificazione selvaggia ha fatto sparire porzioni di terreni e coste utili, che avrebbero sicuramente evitato stragi simili. Varianti e modifiche sono state fatte in tutta fretta per coprire quello che oggi chiameremmo abusivismo edilizio o speculazione. Di nuovo: dove è la colpa della natura, in tutto questo? L’edilizia deve essere fatta con criterio. È inaccettabile! La perdita di vite umane […] devono ricordarci sempre che non è l’uomo a comandare sulla natura, ma il contrario.

Consumo di suolo: tre anni di blocco, tranne che per le opere pubbliche


Giro di vite al consumo di suolo

Regioni e Comuni potranno dire la loro in una delibera da approvare

Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato

Difendere l’uso agricolo dei terreni

interventi di riqualificazione

Giro di vite al consumo di suolo, per difendere l’uso agricolo dei terreni e orientare l’espansione edilizia sulle aree già urbanizzate attraverso interventi di riqualificazione e trasformazione urbana. È il principio guida che informa i 9 articoli del disegno di legge su «Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato» che oggi il consiglio dei ministri ha approvato. Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato Un principio che prevede – stando agli ultimi testi diffusi dal ministero delle Politiche agricole – una severa applicazione: blocco dell’espansione edilizia fino a che non verrà fissata (con decreto interministeriale) «la riduzione in termini quantitativi di consumo di suolo» finalizzata ad arrivare al consumo di suolo “zero” nel 2050. Demolizione o conversione dell’esistente La trasformazione urbana, con demolizione o conversione dell’esistente, diventa invece la priorità da preferire. L’attuazione della misura è affidata a un decreto del ministero delle Politiche agricole (d’intesa con Ambiente, Infrastrutture e Beni culturali) per fissare la «riduzione progressiva in termini quantitativi del consumo del suolo a livello nazionale». Decreto da adottare entro un anno (dall’entrata in vigore della norma).

Regioni e Comuni potranno dire la loro in una delibera da approvare


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Durc a 180 giorni, addio responsabilità solidale, corsia veloce per l’edilizia privata nel pacchetto «semplificazioni e sviluppo»

Obbligo per le stazioni appaltanti di motivare la scelta di non suddividere l’appalto in lotti conl’obiettivo di favorire le Pmi. Sono le principali novità che emergono dalla nuova bozza de cosiddetto «decreto del fare» allo studio del Governo Restano le semplificazioni in materia di edilizia privata (sportello unico, Cil, demolizione e ricostruzione) e di appalti pubblici (responsabilità solidale nei subappalti, esclusione delle offerte anomale). Facilitazioni anche negli adempimenti legati alla sicurezza dei cantieri e della verifica delle attrezzature di lavoro. E soprattutto il raddoppio del periodo di validità del certificato che attesta la regolarità contributiva delle imprese (Durc, fondamentale per partecipare agli appalti pubblici e privati) che potrà essere anche oggetto di compensazione tra debiti contributivi e crediti dalle imprese nei confronti della Pa.

 

fonte: ilsole24ore

Dichiarazione IMU relativa all’anno 2012- differimento

Differimento del termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno 2012

 


L’art. 9, comma 3, lettera b) del D. L. n. 174 del 2012, come modificato durante l’iter parlamentare di conversione, ha fissato il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno 2012 a 90 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto che ha approvato il modello di dichiarazione IMU, avvenuta lo scorso 5 novembre.
Pertanto, l’attuale termine del 30 novembre per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno 2012, stabilito dall’art. 13, comma 12-ter, del D. L. n. 201 del 2011, è posticipato al 4 febbraio 2013, poiché il 3 febbraio cade di domenica.