Riadozione del Piano Urbanistico Comunale 2025
PIANO URBANISTICO COMUNALE DI ARZACHENA IN ADEGUAMENTO AL PPR E AL PAI, AI SENSI DELL’ART. 20 DELLA L.R. 45/89.
PIANO URBANISTICO COMUNALE DI ARZACHENA IN ADEGUAMENTO AL PPR E AL PAI, AI SENSI DELL’ART. 20 DELLA L.R. 45/89.
Sulla applicabilità e le interpretazioni in riferimento al rapporto con le normative regionali e locali vigenti , la Giunta Regionale interviene con la Delibera del 18 febbraio 2025, n. 10/27 Disegno di legge concernente “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”
Questo il testo del ddl: https://delibere.regione.sardegna.it/protected/75267/0/def/ref/DBR75229/
In sintesi questo significa che per misure minime per ottenere l’agibilità continueranno ad essere:
28 metri quadrati – invece dei 20 metri quadrati – per gli alloggi costituiti da un’unica stanza per una sola persona e
38 metri quadrati – invece di 28 metri quadrati – quelli destinati a due persone.
per le altezze:
minima pari a 2,40 metri – invece dei 2,70 metri previsti – ma solo per quegli edifici che hanno delle caratteristiche architettoniche tradizionali che devono essere tutelate.
Il nostro obiettivo è quello di semplificare la vita ai cittadini, ma allo stesso tempo vogliamo sbarrare la strada a qualsiasi tentazione di speculazione edilizia – spiega Todde -. Per salvaguardare la dignità delle persone e delle famiglie non possiamo dare la possibilità di costruire case-loculo da parte di speculatori senza scrupoli. Il tema della crisi abitativa si affronta investendo sull’edilizia pubblica, come di recente abbiamo fatto noi stanziando 300 milioni di euro ad Area.
Buongiorno, ma come funziona in sardegna?
Il decreto-legge 69/2024 semplifica le procedure per le lievi difformità.
Il Salva Casa consente anche dei “condoni” per lievi difformità. Ecco in breve i tre tipi di difformità che potranno essere sanate:
Tolleranze esecutive: cioè irregolarità geometriche, modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, diversa collocazione di impianti e opere interne. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 sono incluse, ad esempio: il minor dimensionamento dell’edificio, le irregolarità esecutive di muri esterni ed interni, la difforme ubicazione delle aperture interne, ecc.
Difformità edilizie interne (tolleranze costruttive): sono considerati gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Restano del 2% per una superficie superiore a 500 metri quadri, passano al 3% per una superficie tra i 300 e 500 metri quadri, al 4% per una superficie tra i 100 e 300 metri quadri e al 5% sotto i 100 metri quadri.
Difformità non più sanabili per la “doppia conformità”: sono interventi che potevano essere sanati al momento della loro costruzioni ma non lo sono più a causa del principio della “doppia conformità”. Questa norma richiede che l’intervento sia conforme sia alla disciplina che era in vigore al momento della realizzazione dell’opera edile, sia a quella in vigore al momento della richiesta del titolo edilizio. La doppia conformità impediva finora la sanatoria di molti interventi classificati come parziali difformità.
Anche per queste novità, particolarmente delicate, è d’obbligo richiedere la consulenza di un professionista esperto per realizzare al meglio la tua nuova mansarda.
Fonte: https://www.mansarda.it/leggi-e-regolamenti/salva-casa-quali-sono-le-nuove-regole-per-recuperare-un-sottotetto/
Il decreto inoltre semplifica le procedure vigenti : introduce il regime di silenzio-assenso, se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata.
Infine si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici in regime di edilizia libera.
Stralcio documenti possono essere scaricati quì sotto,
Tutti i documenti del Piano sono scaricabili a questo link:
Pianificazione e governo del territorio
Quì tutte le sessioni del Consiglio Comunale sul Piano Urbanistico Comunale
Dirette Video
Possono essere inviate delle osservazioni e delle proposte da parte dei cittadini , quì sotto i moduli da compilare
Moduli da scaricare per le osservazioni sul PUC
Pubblicato sul BURAS il 22.08.2024 Adozione del Piano Urbanistico Comunale di Arzachena in adeguamento al PPR e al PAI, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 45/89.
Stralcio documenti possono essere scaricati quì sotto,
Tutti i documenti del Piano sono scaricabili a questo link:
Pianificazione e governo del territorio
Quì tutte le sessioni del Consiglio Comunale sul Piano Urbanistico Comunale
Dirette Video
Possono essere inviate delle osservazioni e delle proposte da parte dei cittadini , quì sotto i moduli da compilare
Moduli da scaricare per le osservazioni sul PUC
La legge regionale , che reca “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985 e n. 16 del 2017” è censurabile, relativamente alle disposizioni sotto riportate , in quanto eccede dalle competenze riconosciute alla regione Sardegna dallo Statuto speciale, di autonomia l. Costituzionale n. 3 del 1948, per le motivazioni che di seguito si illustrano . leggi qui di seguito: Dettaglio Legge Regionale
Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato
interventi di riqualificazione
Giro di vite al consumo di suolo, per difendere l’uso agricolo dei terreni e orientare l’espansione edilizia sulle aree già urbanizzate attraverso interventi di riqualificazione e trasformazione urbana. È il principio guida che informa i 9 articoli del disegno di legge su «Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato» che oggi il consiglio dei ministri ha approvato. Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato Un principio che prevede – stando agli ultimi testi diffusi dal ministero delle Politiche agricole – una severa applicazione: blocco dell’espansione edilizia fino a che non verrà fissata (con decreto interministeriale) «la riduzione in termini quantitativi di consumo di suolo» finalizzata ad arrivare al consumo di suolo “zero” nel 2050. Demolizione o conversione dell’esistente La trasformazione urbana, con demolizione o conversione dell’esistente, diventa invece la priorità da preferire. L’attuazione della misura è affidata a un decreto del ministero delle Politiche agricole (d’intesa con Ambiente, Infrastrutture e Beni culturali) per fissare la «riduzione progressiva in termini quantitativi del consumo del suolo a livello nazionale». Decreto da adottare entro un anno (dall’entrata in vigore della norma).
Regioni e Comuni potranno dire la loro in una delibera da approvare
Obbligo per le stazioni appaltanti di motivare la scelta di non suddividere l’appalto in lotti conl’obiettivo di favorire le Pmi. Sono le principali novità che emergono dalla nuova bozza de cosiddetto «decreto del fare» allo studio del Governo Restano le semplificazioni in materia di edilizia privata (sportello unico, Cil, demolizione e ricostruzione) e di appalti pubblici (responsabilità solidale nei subappalti, esclusione delle offerte anomale). Facilitazioni anche negli adempimenti legati alla sicurezza dei cantieri e della verifica delle attrezzature di lavoro. E soprattutto il raddoppio del periodo di validità del certificato che attesta la regolarità contributiva delle imprese (Durc, fondamentale per partecipare agli appalti pubblici e privati) che potrà essere anche oggetto di compensazione tra debiti contributivi e crediti dalle imprese nei confronti della Pa.
fonte: ilsole24ore
Il decreto ministeriale 26 luglio 2012 (si veda anche «Il Sole 24 Ore» del 3 agosto), ha fissato due principi importanti in ordine alla classificazione catastale delle costruzioni rurali:
– la natura di fabbricato rurale, autocertificata dal proprietario o dal titolare di diritti reali sul medesimo, comporta una semplice annotazione catastale e non il cambio della categoria; questa regola vale in ogni caso per i fabbricati abitativi e anche per quelli strumentali diversi da quelli censibili nella categoria D10. Ne consegue che, ad esempio, un locale di deposito di cereali, censito nella categoria C2 rimarrà classificato come tale con la annotazione di fabbricato rurale;
Ciao, la sardegna ha recepito in parte il decreto Salva Casa, con la Delibera del 18 febbraio 2025, n. 10/27…